La regolazione tariffaria del Servizio Idrico Integrato in Italia alla luce della teoria e delle esperienze di regolazione incentivante (2016)

di Giovanni Canitano, Paolo Peruzzi e Livia Todini

Pubblicato su MANAGEMENT DELLE UTILITIES, n.4, ottobre-dicembre 2016

Abstract:

Il contributo intende fornire una sintetica ma esaustiva panoramica sui meccanismi di regolazione tariffaria introdotti dall’AEEGSI per il Servizio Idrico Integrato (SII) in Italia, confrontandoli con l’esperienza inglese di OFWAT. Si è visto che entrambe le regolazioni si basano sul regime di revenue cap e che il monte ricavi garantito è costruito sulla medesima struttura dei costi. Nei due sistemi le singole componenti di costo sono sottoposte a meccanismi di incentivazione. Il perseguimento di costi operativi efficienti costituisce un obiettivo delle due regolazioni tariffarie, più avanzata quella di OFWAT, più condizionata ancora da un’elevata asimmetria informativa quella di AEEGSI. Nella regolazione tariffaria di AEEGSI assumono elevata pregnanza i limiti all’incremento tariffario,

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Servizi idrici e Project Finance: due ambiti inconciliabili? (2012)

Giovanni Canitano, Letizia Danesi, Stefano Gatti, Monica Passarelli, Paolo Peruzzi

Pubblicato in: E. & M. SDA Bocconi, n. 5, 2013

Abstract

Il presente lavoro affronta il tema del finanziamento degli investimenti nei servizi idrici in Italia, analizzando l’applicabilità del project finance ai Piani d’ambito. Si analizzano dapprima delle caratteristiche specifiche dell’investimento in questo settore, caratterizzato da una dimensione relativa consistente, una lunga durata della vita utile delle infrastrutture e una distribuzione degli interventi nel tempo che mantiene alto l’impiego di capitale. Poi si descrivono le alternative di finanziamento degli investimenti, approfondendo le caratteristiche e il funzionamento della modalità del project finance (PF).

Successivamente si impiega un modello di simulazione semplificato, predisposto in base alla normativa tariffaria vigente e alle regole frequenti di strutturazione del PF, per verificare la finanziabilità di 59 Piani d’ambito in vigore al 2009. I risultati delle stime dimostrano che vi è incompatibilità tra la diversa durata dei due cicli, quello del rientro dell’investimento e quello del finanziamento. Molti Piani non sono finanziabili se non attraverso l’impiego di tre leve, che agiscono rispettivamente accelerando il rientro del capitale investito, allungando il periodo di rimborso e riducendo la necessità di ricorrere al capitale di terzi. Ciascuna di queste leve ha un costo per la collettività, che va allocato in capo ad uno dei soggetti coinvolti. In tal senso, il project finance si rivela una modalità inadeguata per il finanziamento degli investimenti nei servizi idrici.

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L’assetto dei gestori e la concorrenza nel servizio idrico integrato (2009)

Giovanni Canitano, Enrico Montagnani e Paolo Peruzzi

Pubblicato in: MANAGEMENT DELLE UTILITIES, Anno 7, n. 1, Gennaio-marzo 2009

Abstract

Nel presente lavoro si esamina il processo di riorganizzazione in industriale dei gestori del servizio idrico integrato in Italia. Si analizza in che modo ciò sta avvenendo e quali ripercussioni possono avere le tendenze in atto in termini di promozione della concorrenza, tutela degli utenti ed efficacia dell’assetto regolatorio. I dati segnalano un aumento consistente della dimensione media dei gestori e la presenza di grandi gruppi industriali di controllo. Adottando la definizione di mercato rilevante formulata dall’AGCM, si mostra che il mercato degli affidamenti nei servizi idrici presenta un numero di potenziali concorrenti già oggi ristretto e in via di diminuzione. La partecipazione di operatori esteri è altresì piuttosto limitata.

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Quale livello di regolazione per i servizi idrici? Uno schema di analisi sulla distribuzione verticale ed orizzontale delle funzioni di regolazione (2008)

Letizia Danesi, Monica Passarelli, Paolo Peruzzi

Pubblicato in: Mercato concorrenza regole, a. X, n. 2, agosto 2008.

Abstract

Gli studiosi che negli ultimi venti anni si sono occupati dell’analisi economica del servizio idrico hanno individuato in questo settore la presenza di quelle condizioni che conducono a un intervento pubblico, come produttore o regolatore. In Italia, fino agli anni ’90 si è assistito alla produzione diretta da parte dello Stato, con il verificarsi di una forte frammentazione nella gestione e di profonde difficoltà gestionali e finanziarie. Dal 1994, con la legge n. 36, si è proceduto alla separazione tra il ruolo di indirizzo e controllo e quello di gestione, ripartendo la funzione di regolazione su vari livelli di governo, il principale dei quali è quello locale, in cui l’ATO assume un ruolo preponderante. Nella letteratura sulla regolazione, maggior attenzione è stata tradizionalmente dedicata alla predisposizione degli strumenti, piuttosto che alle istituzioni che la governano. Il presente contributo affronta, invece, le questioni inerenti la governance della regolazione, in particolare quella relativa al migliore decentramento orizzontale e verticale delle Autorità.

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Water services reform in Italy: its impacts on regulation, investments and affordability (2007)

Letizia Danesi, Monica Passarelli e Paolo Peruzzi

Pubblicato in WATER POLICY, vol. 9, n. 1, 2007.

Abstract

The water and waste sector is one of the fastestgrowing Italian utility sectors, currently going througha period of unprecedented change, development and consolidation. The reform, introduced in 1994 with the Galli Law, provides for the organisation of water supply and sewerage through the aggregation of municipal utilities into Optimal Territorial Areas. Vertical and horizontal integration of water and sewerage services allows saving to be made according to economies of scale and scope. Moreover, the Italian legislator intends to achieve the industrialisation of a sector which until then was characterized by economic or municipal management. With the reorganisation forecast by the reform, a programme of investment developing over a period between 20 and 30 years is set out. One of the fundamental aspects of the reform is that, with an adequate long term plan it gives the chance to provide excellent planning for the required works in order to achieve optimum safety and quality in waterservices. As the restructuring takes its course,a debate is underway on the increase of investment that could cause problems of affordability for the new tariffs.

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