Giovanni Canitano, Enrico Montagnani e Paolo Peruzzi

Pubblicato in: MANAGEMENT DELLE UTILITIES, Anno 7, n. 1, Gennaio-marzo 2009

Abstract

Nel presente lavoro si esamina il processo di riorganizzazione in industriale dei gestori del servizio idrico integrato in Italia. Si analizza in che modo ciò sta avvenendo e quali ripercussioni possono avere le tendenze in atto in termini di promozione della concorrenza, tutela degli utenti ed efficacia dell’assetto regolatorio. I dati segnalano un aumento consistente della dimensione media dei gestori e la presenza di grandi gruppi industriali di controllo. Adottando la definizione di mercato rilevante formulata dall’AGCM, si mostra che il mercato degli affidamenti nei servizi idrici presenta un numero di potenziali concorrenti già oggi ristretto e in via di diminuzione. La partecipazione di operatori esteri è altresì piuttosto limitata.

Gli sviluppi che si registrano sollevano almeno tre questioni regolatorie, la prima relativa alla bassa pressione concorrenziale, la seconda circa l’individuazione e l’allocazione dei benefici di tali concentrazioni, la terza in merito al rapporto tra gestori e regolatori. Si riscontra che l’attuale quadro regolatorio, anche a causa della mancanza di un’Autorità nazionale di settore, non è preparato a gestire le grandi operazioni di concentrazione. Il controllo su possibili comportamenti anti-concorrenziali è anch’esso poco efficace.

Nel lavoro si raccomanda di guardare ai processi di concentrazione in atto con cautela, adottando la prospettiva del perseguimento dell’interesse pubblico, che è propria dell’attività di regolazione. Sarebbe necessario rafforzare la vigilanza sulle intese e promuovere la corretta applicazione del meccanismo tariffario, nonché regolare il trasferimento di parte dei vantaggi delle fusioni e delle acquisizioni agli utenti. Una riforma dell’assetto istituzionale delle funzioni di regolazione, propedeutico ad affrontare tali questioni, dovrebbe rendere più indipendenti le AATO e dare vita a un’autorità nazionale, che possa affiancarsi alla regolazione locale e all’attività dell’AGCM, stabilendo regole uniformi e rispettate su tutto il territorio nazionale.

Pubblicato in: MANAGEMENT DELLE UTILITIES, Anno 7, n. 1, Gennaio-marzo 2009  http://www.rivista-utilities.com/arretrati/mdu1-2009.php

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